La pandemia raccontata dalle donne, 40 storie e 40 vite raccontate in uno spettacolo made in Liscià (qui un piccolo video) !
Lorena La Rocca, esperta in politiche sociali e membro di Social Community Theatre Centre, centro di eccellenza torinese sul Teatro Sociale di Comunità, torna a Bolzano proponendo una produzione artistica che è anche metodo di ricerca sociale.

Grazie al contributo della Ripartizione Cultura- Provincia Autonoma di Bolzano, sono state raccolte 40 interviste a donne tra i 12 e i 90 anni residenti a Bolzano e in particolare nel quartiere Casanova. OfficineVispa, all’interno del progetto “Liscià – donne che raccontano donne” e Gea, da sempre impegnate in percorsi di sviluppo di comunità femminile consapevoli e di empowerment, hanno riunito donne di diverse età e provenienze incontrate da La Rocca per la creazione di un testo teatrale che fotografa il cambiamento in diversi ambiti della vita: il lavoro di cura, le carriere, i desideri e le fatiche delle donne, portando in scena le loro stesse voci.

Il racconto, scritto in chiave comico-paradossale, mette in luce le dinamiche organizzative, pratico – logistiche, emotive e sociali che generano diseguaglianze e violenza e che al contempo raccontano e promuovono le risorse e le strategie femminili scoperte durante la pandemia. Le musiche, suggerite dalle donne intervistate come brani che raccontano storie di vita, saranno interpretate dalle note cantanti bolzanine Enrica Pedrotti e Michela Campaner, con arrangiamenti di Matteo Scalchi e accompagnamento di Andrea Ruocco.

In scena un trio di donne energiche che vi trasporteranno, attraverso musiche e parole, in un viaggio nel quotidiano femminile.

Parte importante della scenografia sarà l’installazione di sedie “On remembrance”, concepita per l‘Action Day “Frauenmarsch – Donne in Marcia” come riflessione su un cambiamento culturale e sociale per eliminare discriminazioni, disparità e tutte le diverse forme di violenza contro donne, ragazze e bambine.

Lo spettacolo, rappresentato per la prima volta nel teatro del rione Ortles e ora in replica, è dedicato, dalle persone che si sono raccontate, alle donne ma non soltanto, come mezzo di sensibilizzazione sulle disparità sociali e le discriminazioni di genere., all’insegna di un teatro che crea benessere, legami e solidarietà venuti meno a causa del periodo di distanziamento.  

Obiettivo futuro è quello di utilizzare I WILL SURVIVE! per fare dello spettacolo uno strumento di prevenzione nelle scuole, nei luoghi d’arte e negli spazi di incontro pubblici.