»…we require each other in unexpected collaborations and combinations,
in hot compost piles.«
Donna Haraway, 2016
I progetti targati BY DESIGN OR BY DISASTER IN MOSTRA ALL’ UNIBZ [info qui]
Anche per quest’ anno gli student*esse del Master in Eco-Social Design hanno collaborato con la cooperativa sociale OfficineVispa e altri attori di Bolzano Don Bosco per co-creare workshop e interventi pubblici che facilitino le trasformazioni socio-ecologiche. Nel corso del 2022 altri 10 progetti e workshop sono stati co-progettati fra studenti, abitanti e OfficineVispa. Piccoli tentativi di interpretare desideri e progettare visioni futuribili. Per visualizzare i progetti di semestre premi qui.
Tempi pesanti. Crisi e guerre. Prospettive future oscure. Sono urgenti cambiamenti radicali. Cosa possono fare per tutto questo i circa 30 studenti appena arrivati da tutto il mondo per studiare design eco-sociale a Bolzano-Bozen nel loro primo semestre? Certamente solo umili microcontributi. Piccoli passi, che si spera li facciano imparare insieme alle persone e alle organizzazioni di Don Bosco a fare passi sempre più grandi verso modi di vita e di produzione solidali e sostenibili in futuro.
La maggior parte degli studenti non aveva mai sentito parlare del Don Bosco di Bolzano. Quindi, per prima cosa, hanno dovuto entrarci dentro e comprendere la sua complessità. Hanno cercato di scoprire le micropotenzialità situate legate a grandi temi come lo spazio pubblico, i beni comuni urbani, l’empowerment sociale, la sovranità alimentare, l’edilizia sociale, l’economia circolare, la biodiversità, la pedagogia politica e i giovani. Si sono impegnati in dialoghi collettivi, interventi creativi e laboratori. Passo dopo passo hanno sviluppato formati per workshop e interventi nello spazio pubblico, che in un modo o nell’altro mettono insieme persone, idee e strumenti per “fare qualcosa”. Nella loro diversità, tutti i progetti mirano a facilitare le collaborazioni e la bella esperienza che è possibile fare qualcosa insieme. Imparare insieme in modi che si sentono liberi, leggeri e responsabilizzanti. Questo non è poco in tempi che tendono ad essere depotenziati, portando le persone a ritirarsi, isolarsi e soprattutto a rinunciare all’idea di poter cambiare le cose insieme. Fare qualcosa insieme significa agire diversamente all’interno di sistemi che ci riducono a essere concorrenti nel lavoro, nella scuola, nei consumi e persino nel tempo libero. In definitiva, può diventare un approccio per non perdere completamente la speranza.
Tutti i formati e gli interventi del workshop possono essere ripetuti e adattati. Faranno parte di un festival nel corso dell’anno. Si spera che possano essere passi ulteriori e più grandi, che possano essere interconnessi e diventare un movimento. Possono farlo mettendo le persone in condizione di sperimentare futuri alternativi nel presente e coltivando la leggerezza e la reciprocità, come antidoto alla pesantezza dominante e alla mancanza di prospettiva.